Napoli non si cammina soltanto in orizzontale. Napoli si scala, si attraversa in verticale, si osserva dal basso verso l’alto (e viceversa), in un gioco continuo di salite e discese che ne scolpiscono il carattere. Le sue scale non sono solo collegamenti tra quartieri: sono narrazioni in pietra, panorami improvvisi, silenzi inaspettati e scorci che sembrano usciti da un sogno. In questo articolo ti portiamo alla scoperta di tre percorsi poco conosciuti della Napoli verticale, perfetti per chi ama camminare, perdersi, e scoprire la città da angolazioni insolite.
Le scale di “Rompicollo” – I Gradoni di Santa Maria Apparente
Iniziamo con un percorso fuori dai radar del turismo di massa, noto solo a chi abita tra Via Palizzi e il Petraio: le cosiddette scale di “Rompicollo”, nome curioso quanto evocativo. In realtà si chiamano Gradoni di Santa Maria Apparente, e rappresentano uno dei tratti più autentici e sorprendenti della città verticale. Non aspettarti una passeggiata comoda: il percorso è irregolare, a tratti impervio, ma assolutamente affascinante.
Tra edifici signorili e scalinate sgangherate, Napoli mostra il suo volto più vero. Lungo il cammino incontrerai la Chiesa di Santa Maria Apparente, risalente al Cinquecento, e potrai godere della vista su un borgo tranquillo e dimenticato, lontano dal caos cittadino.
La scalinata di Marechiaro: dalla collina al mare
Se ami i paesaggi da cartolina e i percorsi panoramici, la discesa che collega Posillipo al borgo romantico di Marechiaro fa al caso tuo. Qui le scale sembrano dipinte a mano, incorniciate da muri antichi, piante mediterranee e il blu profondo del mare sullo sfondo.
Il consiglio? Parti dall’alto e scendi lentamente verso il mare. È una camminata lunga ma gratificante, che regala una delle viste più belle di Napoli. Marechiaro ti accoglie con la sua atmosfera sospesa, il celebre scoglio con la finestra (quello della canzone “’O marechiaro”) e un senso di quiete fuori dal tempo.
Salita Cacciottoli: la Napoli nascosta tra Vomero e Montesanto
Tra le scale più sottovalutate della città c’è Salita Cacciottoli, una vera chicca per chi vuole scoprire la Napoli più segreta. Costruita nel Seicento, questa scalinata collega il quartiere Vomero a Piazza Olivella, a pochi passi da Montesanto. Per anni è stata trascurata, simbolo di un degrado che oggi si sta lentamente risanando. Camminare qui significa riscoprire il Vomero com’era un tempo: collinare, verde, quasi rurale. Il percorso non è lungo, ma è ricco di storia e suggestione. Una scorciatoia perfetta per chi ama scoprire le città attraverso i dettagli meno evidenti.
Napoli va camminata, un gradino alla volta
Napoli non si visita di fretta. Va assaporata lentamente, come un caffè preso al bancone di un bar o una chiacchierata tra i vicoli. Le sue scale raccontano la città in modo diverso: sono passaggi tra epoche, tra silenzi e voci, tra cielo e mare. Questi tre percorsi verticali sono solo un assaggio di ciò che Napoli ha da offrire a chi è disposto a perdersi tra i suoi dislivelli. Basta indossare delle scarpe comode per prepararsi a camminare: Napoli ti aspetta, gradino dopo gradino.