Un’eredità degli antichi Greci
Napoli, una delle città più affascinanti e storicamente ricche d’Italia, custodisce una particolarità urbanistica che affonda le sue radici nell’antichità: lo schema stradale ortogonale. Questo tipo di disposizione delle strade, caratterizzato dall’incrocio perpendicolare di vie che formano una griglia regolare, è un lascito dei coloni greci che fondarono la città nel VIII secolo a.C., chiamandola Neapolis (Nuova Città).
Le Origini Greche: un’urbanistica innovativa
Quando i Greci giunsero nella regione campana, portarono con sé non solo la loro cultura, ma anche la loro avanzata concezione dell’urbanistica. Lo schema ortogonale che applicarono nella progettazione di Neapolis rappresentava un grande passo avanti rispetto agli insediamenti disorganizzati e caotici tipici di molte altre città antiche.
Il cuore dell’antica Neapolis – che oggi coincidente con il centro storico di Napoli – si sviluppava intorno a un reticolo di vie disposte secondo un angolo retto, che facilitava la viabilità e la difesa. Questa griglia ortogonale, in parte visibile ancora oggi, ha influenzato profondamente la struttura della città, facendo di Napoli una delle poche metropoli moderne che conserva intatta una traccia della sua pianta greca.
Il Centro Storico di Napoli: un mosaico di storia e strutture antiche
Oggi, camminando nel centro storico di Napoli, si può ancora percepire l’influenza di questo antico schema. Le strade principali – come Spaccanapoli che taglia la città da nord a sud – seguono una direttrice che ricalca la progettazione greca. Nonostante la successiva espansione romana, medievale e moderna, la struttura ortogonale greca rimane un elemento distintivo di Napoli. La città ha saputo adattare nel tempo il suo impianto viario alle esigenze delle diverse epoche, senza mai perdere del tutto il reticolo che gli antichi Greci avevano progettato. Se da un lato il tessuto urbano si è densamente arricchito, dall’altro è possibile rintracciare la geometria di base, che non solo ha reso Napoli funzionale, ma le ha conferito anche una bellezza unica.
Napoli Sotterranea: un viaggio nel passato
Uno degli aspetti più affascinanti di Napoli è la sua dimensione sotterranea. Sotto il centro storico della città si cela un mondo di gallerie, antiche cisterne e tunnel che raccontano la storia di millenni. La visita a Napoli Sotterranea è un’esperienza che permette di entrare in contatto diretto con l’antica città greco – romana.
Le strutture sotterranee di Napoli risalgono a diversi periodi storici, ma una delle testimonianze più significative della Neapolis greca si trova proprio nelle viscere della città. Durante la visita, si possono osservare antiche cave di tufo, utilizzate dai Greci per costruire i primi edifici e mura della città. La disposizione delle gallerie e dei passaggi sotterranei segue ancora una logica di orientamento che rimanda alla rete ortogonale delle vie soprastanti. Un sistema che serviva non solo per la viabilità, ma anche per scopi difensivi e per la gestione delle risorse idriche.
L’eredità Greca nel Paesaggio Urbano Contemporaneo
Oggi, l’impronta degli antichi Greci è visibile anche nel contrasto tra le vie moderne e le tracce di antiche mura e monumenti. La città, pur essendo cresciuta e cambiata nel corso dei secoli, conserva un reticolo viario che rimanda alla precisione e all’ordine che i Greci vollero imporre sulla natura selvaggia del territorio.
In conclusione, lo schema ortogonale di Napoli non è solo un tratto urbanistico, ma una vera e propria eredità culturale che ci racconta della grandezza dei Greci e della capacità della città di mantenere intatti, pur nelle sue trasformazioni, i legami con il passato. Un passato che – ancora oggi – si rivela camminando per le vie di Napoli; dalle strade affollate del centro storico fino ai misteriosi corridoi sotterranei di Napoli Sotterranea. Un viaggio attraverso il tempo, dalla Neapolis greca alla Napoli contemporanea.