La connessione tra Napoli Sotterranea e i Campi Flegrei

La connessione tra Napoli Sotterranea e i Campi Flegrei

Sotto le vivaci strade di Napoli si nasconde un misterioso mondo sotterraneo, un intricato sistema di passaggi e gallerie che formano un percorso a 40 metri di profondità. Questo, e molto altro, è Napoli Sotterranea. Ma forse non tutti sanno che la rete di cunicoli è il risultato di millenni di eruzioni vulcaniche che hanno modellato la città e la sua storia. Ma cosa rende ancora più affascinante questo luogo? La sua origine è legata a una delle più grandi eruzioni vulcaniche del Mediterraneo: l’eruzione dei Campi Flegrei.

Origini vulcaniche di Napoli Sotterranea

Il materiale che forma la Napoli Sotterranea non è una roccia qualsiasi. Si tratta di tufo vulcanico, il prodotto di alcune delle eruzioni più violente mai registrate nel bacino del Mediterraneo. Un esempio straordinario è l’eruzione della caldera dei Campi Flegrei, avvenuta circa 39.000 anni fa, conosciuta come l’eruzione dell’ignimbrite campana. Quest’eruzione è stata talmente devastante che le sue ceneri sono state ritrovate dal Mar Tirreno fino alla Russia, coprendo vaste aree con strati di materiale piroclastico.

L’eruzione ha avuto effetti globali, con perturbazioni climatiche che si sono propagate in tutto il mondo. Durante l’eruzione, furono emessi ben 67 km³ di magma, una quantità enormemente superiore a quella della famosa eruzione del Vesuvio del 79 d.C., che ha sepolto Pompei ed Ercolano (circa 6-8 km³ di magma). Oltre due terzi della Campania furono ricoperti da uno spesso strato di tufo vulcanico. Ma a questa eruzione c’è anche da aggiungere una seconda – risalente a circa15 mila anni fa – meglio conosciuta come “eruzione del tufo giallo napoletano”, che ha aggiunto altro tufo al di sopra di quello già depositato. Insomma, senza questi due eventi della natura – che hanno formato un imponente strato di roccia – non sarebbe stato possibile scavare i cunicoli sotterranei di Napoli.

Storia ed evoluzione di Napoli Sotterranea

La vera e propria creazione dei cunicoli sotterranei di Napoli inizia intorno al III secolo a.C. con i Greci. La roccia tufacea era sufficientemente morbida per essere scavata facilmente e utilizzata per costruire edifici e strutture. I Greci sfruttarono questa materia prima per sviluppare il loro sistema di costruzione, ma furono i Romani a fare un uso massiccio della rete sotterranea.

Durante l’occupazione romana, Napoli vide la realizzazione di un’importante rete di acquedotti sotterranei che forniva acqua potabile alle fontane e alle abitazioni della città. Questi acquedotti erano alimentati tramite cunicoli che si snodavano sottoterra, alcuni dei quali sono ancora visibili oggi, con tracce di intonaco idraulico che testimoniano le tecniche avanzate utilizzate dai Romani per rendere impermeabili i condotti.

Visita Napoli Sotterranea: un viaggio nel cuore della storia

Ad oggi Napoli Sotterranea è una delle attrazioni turistiche più affascinanti della città, permettendo ai visitatori di scoprire il lato nascosto della città e di esplorare una rete di passaggi che raccontano millenni di storia. Dalla sua origine vulcanica alla sua funzione di rifugio durante la Seconda Guerra Mondiale, questo labirinto sotterraneo è testimone delle trasformazioni e delle vicissitudini che hanno segnato Napoli nel corso dei secoli.

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